Recensione Brutal Legend

Sicuramente non ha bisogno di presentazioni Tim Schafer considerato dagli appasionati di videogiochi come un guru dell’industria del divertimento elettronic, ispirato game designer ha regalato alla comunit・un titolo del calibro di Monkey Island ed ora dopo un lungo e travagliato periodo di programmazione la sua ultima creazione : Brutal Legend è pronta ad essere acquistata.

METAL NEVER DIE

Dopo il filmato iniziale ci troveremo ad impersonare Eddie Riggs un roadie alle prese con una band che tenta di suonare quello che resta di un metal ormai variato negli anni, Eddie vorrebbe essere nato all’inizio degli anni ’70 quando il vero metal veniva suonato nei concerti.

Il protagonista si ritrova durante il concerto a dover salvare uno dei membri della band è durante quell’incidente che la fibbia della sua cinta viene bagnata con il suo stesso sangue.

Eddie viene dunque trasportato in un mondo parallelo dove la musica è l’elemento fondamentale di sopravvivenza, non c’è molto tempo per familiarizzare con il pad che subito Eddie ha bisogno di raccogliere un’arma per affrontare i suoi primi nemici, da li a poco il protagonista prenderà il controllo di una temibile ascia bipenne e di Clementine una chitarra di sua conoscenza, che in questo mondo dominato dal metal si presenta come un’ottima arma.

Che inizino le danze

Brutal Legend è un mix azzeccato di generi, l’ironia del gioco centellinata periodicamente lo rende sempre divertente anche procedendo nella trama, il tutto condito da un canovaccio narrativo che conquisterà il giocatore con tanto di colpi di scena.

Introducendo il gameplay si nota subito l’assenza del salto che in un gioco action potrebbe risultare fondamentale, questo gap è colmato da tutte le altre peculiarità del titolo che la fanno passare in secondo piano. Brutal Legend presenta una massiccia base di free roaming, un mondo vasto e dettagliato esplorabile sia a piedi che con i particolari mezzi che il protagonista potrà evocare a suon di assoli durante il corso della storia.

Propio gli assoli saranno parte fondamental del gioco, dato che saranno utilizzati per la maggior parte delle invocazioni e per sbloccare bonus e potenziamenti.

Brutal Legend presenta anche le caratteristiche di uno strategico, le fasi di gioco in cui saremo costretti ad affrontare il nemico saranno effettuate in un modo tanto strano quanto divertente e coinvolgente; dimenticatevi il quartiere generale e le miniere, questi verranno sostituiti da un palco e dalle bancarelle del merchandising! Durante questo tipo di combattimenti lo scopo principale sarà quello di distruggere il palco del nemico utilizzando la propria armata che lentamente verrà costruita. Per organizzare la propria truppa d’attacco dovremo avere bisogno dei “fan”, cumulabili tramite le bancarelle, da spendere per reclutare nuovi adepti.

Accordando la chitarra

Sicuramente il punto di forza di Brutal Legend è una colonna sonora da brividi, 107 brani su licenza accompagnano il giocatore lungo tutto il viaggio di Eddie, brani sempre azzeccati e mai fuori luogo, ottimo anche il doppiaggio in inglese del gioco, peccato per il sonoro degli elementi scenici che il più delle volte sembra finto.

Graficamente il titolo colpisce per il suo design e le animazioni facciali, gli animali e i personaggi sono curati e ben fatti peccato che Brutal Legend vesta una grafica che non rispecchia i canoni odierni, i mostri anche quelli più importanti mancano di texture. Un altro neo è la longevità del gioco che, anche se rispecchia i canoni attuali, rimane sempre sulle 6 ore ad una difficoltà media.

Tirando le somme

Brutal Legend è un must have, un titolo che dovrebbe risiedere nelle bacheche di tutti i videogiocatori che si rispettino, presentandosi come un titolo innovativo ed alternativo, con una trama sempre all’altezza delle aspettative ed una quantità di battute e provocazioni da non finire.

Peccato per la durata del gioco e per la ripetitività delle missioni secondarie.

Uno sguardo ai trofei: 50 trofei, tutti molto facili e che si sbloccano andando avanti con la storia, il più difficile è quello dove si devono vincere 50 partite online.

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