Python a cosa serve e cosa si può fare

Hai mai pensato a cosa abbiano in comune colossi come Google, Facebook o Netflix? Tutti loro si affidano alla versatilità del linguaggio di programmazione Python. Nato nel lontano 1991 per mano dello studente olandese Guido Van Rossum, questo linguaggio deve il suo nome al gruppo comico britannico Monty Python. All’interno di Python e nei libri a esso dedicati, si trovano spesso divertenti riferimenti a scherzi dei comici britannici. Ma cosa ha spinto questo linguaggio al vertice? Python ha costantemente guadagnato terreno, affermandosi come uno dei linguaggi di programmazione più popolari grazie a diversi vantaggi:

  1. Accessibilità: Python è notevolmente user-friendly e facilmente comprensibile sia per i neofiti che per i programmatori esperti. La sua semplicità non limita le sue capacità, favorendo un campo di applicazione praticamente illimitato
  2. Supporto Open Source: Con una vibrante comunità globale, Python prospera sulla collaborazione open source, offrendo un eccellente supporto e risorse alla comunità
  3. Produttività ed Efficienza: Si tratta di un linguaggio estremamente produttivo ed espressivo, richiedendo meno righe di codice e sforzo rispetto a linguaggi come C++. La sua verbosità semplifica operazioni complesse
  4. Funzionalità Cross-Platform: Python è ovunque, girando senza problemi su sistemi come Linux, macOS, e ottenendo un notevole supporto da Microsoft. È inoltre compatibile con server, piattaforme cloud e dispositivi IoT

Incorporate nella filosofia di design di Python ci sono principi racchiusi nel “Zen di Python”, che propugna l’eleganza e la semplicità nell’implementazione.

Nonostante i suoi meriti, Python non è privo di difetti. I critici spesso lamentano la relativa lentezza rispetto a linguaggi come C++. Tuttavia, in molti casi, le differenze prestazionali sono trascurabili, soprattutto considerando il calo dei costi della potenza di calcolo. Come ha osservato un dipendente di Google, “Python dove possiamo, C++ dove dobbiamo”. Sebbene non sia ideale per lo sviluppo di app mobili che richiedono soluzioni native, Python, con i suoi solidi framework, brilla nel back-end delle app mobili e si presenta come un ottimo trampolino di lancio per l’apprendimento di machine learning.

A cosa serve Python?

In un sondaggio sullo Ecosistema degli Sviluppatori condotto nel 2019 da JetBrains, sono state evidenziate le applicazioni di Python:

1. Sviluppo Web: Python offre una moltitudine di framework, con Django e Flask che emergono come scelte popolari

  • Flask, inizialmente concepito come uno scherzo del Pesce d’Aprile, si è evoluto in un versatile microframework adatto per app di piccole e medie dimensioni
  • Django, un framework potente, è adatto per la creazione di applicazioni web complesse e scalabili, ideale per progetti aziendali

2. Analisi Dati / Machine Learning: Nell’era dei big data, Python regna sovrano, dotato di librerie che facilitano l’analisi dei dati e il machine learning:

  • Numpy supporta la manipolazione di array e funzioni matematiche di alto livello
  • Pandas eccelle nella manipolazione e analisi dei dati
  • Matplotlib consente grafici comprensivi in 2D/3D
  • Scikit Learn offre una serie di algoritmi di machine learning
  • TensorFlow / PyTorch sono popolari framework di machine learning

Oltre a queste applicazioni principali, Python trova utilizzo in vari ambiti:

  • Automazione: Linguaggio preferito per automatizzare compiti come l’analisi di file, la comunicazione con API REST, lo scraping di siti web e l’interfacciamento con sistemi operativi
  • Educazione: La semplicità e l’interattività di Python lo rendono uno strumento eccellente per insegnare paradigmi di programmazione
  • Sistemi Embedded: La sua adattabilità si estende a microcomputer come Raspberry Pi e microcontrollori attraverso implementazioni come MicroPython
  • Applicazioni Desktop: Librerie come wxWidgets, Kivy e Qt consentono agli sviluppatori di creare applicazioni con interfaccia grafica
  • Gaming: Python ha lasciato il suo segno nel mondo dei videogiochi, contribuendo a titoli come The Sims, Battlefield e Sid Meier’s Civilization IV. Il modulo PyGame consente la creazione di giochi completi e programmi multimediali

L’ubiquità e la flessibilità di Python lo rendono un pilastro attraverso diverse industrie, plasmando il panorama tecnologico e alimentando l’innovazione in ambiti diversificati.

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